Discopatie Lombari: un approfondimento
Le patologie discali si suddividono a loro volta in:
- Protrusione: infiammazione del nucleo del disco senza migrazione di esso, la causa è un indebolimento del anello che protegge il nucleo (fissura del anello fibroso), non da problematiche neurali.
- Prolasso: in questo caso si produce un spostamento del nucleo pero l’anello fibroso impedisce la sua uscita a l’esterno, ci possono essere delle problematiche neurologiche. Il paziente riferisce dei dolori con i movimenti in flessione più che in estensione , e dei problemi per sedersi o inclinarsi.
- Estrusione: in questo caso, il nucleo del disco è stato espulso a l’esterno e crea una pressione la dove fuoriesce il nervo corrispondente; ci dobbiamo aspettare un deficit neurologico, tutti i movimenti sono dolorosi ed il paziente non si sente come con i movimenti di flessione o estensione.
Molte volte, questa situazione è accompagnata da leggeri atteggiamenti scoliotici (compensi) per poter funzionare “alla meno peggio”. - Migrazione: il disco dopo essere stato espulso si rompe e va finire dentro il canale vertebrale; i dolori dipendono dalla misura dei pezzi e da dove vanno a finire.
I sintomi più comuni delle discopatie, in particolari di quelle più gravi, sono:
- Dolore lancinante: dolore molto acuto;
- Radiculopatia: dolore con “formicolii” lungo il territorio del nervo compresso che può arrivare fino l’alluce (sciatica). Le sciatalgie comprendono i dolori non acuti della regione del nervosciatico, quindi una infiammazione lieve e cronica della radice nervosa. Le sciatalgie sono molto frequenti nel età adulta (20-60 anni) , il dolore sciatico è molto variabile, a volte con parestesie (“formicolii”) associati ad esso si associano dolori lombari. Il dolore è di tipo meccanico aumentando nella posizione bipeda (in piedi) , durante il cammino e si calma con il riposo, la tosse o la defecazione possono aumentare il dolore (per aumento della pressione intradiscale). Le sciatalgie più comuni sono quella di L5 (quinta vertebra lombare) dove appare un dolore intenso sulla faccia posteriore del gluteo e faccia posteroesterna della coscia, parte esterna della gamba fino la parte dorsale del piede. Quella di S1 (prima vertebra sacrale) interessa le facce posteriori dei glutei, coscia, gamba e pianta del piede.
In questi pazienti ,si osserva una deviazione antalgica e una rigidità della colonna lombare, parestesie (“formicolii”).
Nei casi più gravi. si possono riscontrare ipoestesie (mancata sensibilità) e deficit vascolare.
Il medico specialista dopo avere fatto la diagnosi differenziale (prove muscolari, prove neurologiche, RX, RMN,TAC) deciderà il da farsi.
Nei casi più severi è indicata la chirurgia. - Limitazione per alzare le gambe;
- Limitata capacità per camminare;
- Grave limitazione dell’arco lombare (rettinilizzazione della fisiologica lordosi).
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