Cos’è
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, infiammatoria e cronica la cui causa è ancora sconosciuta.
Il sistema immunitario del paziente con artrite reumatoide attacca il tessuto che riveste le articolazioni di ambi i lati del corpo, causando gonfiore e dolore fino alla deformità ossea, e in alcuni casi coinvolge anche altri organi come pelle, occhi e cuore.
La malattia è caratterizzata da un andamento altalenante con periodi di peggioramento seguiti da periodi di miglioramento.
Il trattamento comprende cambiamenti dello stile di vita, fisioterapia, terapia occupazionale, farmaci e, nei casi più gravi, la chirurgia.
Nonostante i trattamenti siano sempre più all’avanguardia, l’artrite reumatoide rimane una delle principali cause di disabilità.
Cause
La causa esatta che innesca l’artrite reumatoide è ancora sconosciuta, è probabile che l’insorgere della malattia sia dovuto ad una combinazione di ormoni, genetica e fattori ambientali (quali traumi o grandi stress).
Il malfunzionamento del sistema immunitario che attacca le cellule del proprio corpo è la causa dei sintomi accusati dai pazienti. Ad oggi sono stati identificati dei fattori di rischio che aumentano la probabilità del malfunzionamento immunitario, tra i più importanti segnaliamo:
- Essere una donna
- Avere storia familiare di artrite reumatoide
- Fumo
- Obesità
Sintomi
Tipicamente i sintomi dell’artrite reumatoide si presentano tra i 30 e i 60 anni, ma ci possono essere diverse eccezioni, per esempio esiste una forma giovanile che colpisce bambini e giovani adulti.
La malattia alterna dei periodi in cui i sintomi sono più marcati, fino ad essere invalidanti, a periodi in cui l’infiammazione retrocede e permette la diminuzione del dolore e degli altri sintomi.
La progressione dell’artrite reumatoide differisce da paziente a paziente, in alcuni casi l’esordio risulta più violento e velocemente invalidante, in altri casi si presenta con sintomi lievi che scompaiono anche per diversi anni prima di ritornare.
I sintomi più comunemente diffusi e che caratterizzano la malattia sono:
- Dolore articolare
- Gonfiore
- Rigidità nei movimenti per sei settimane o più (più intensa al risveglio e per più di 30 minuti)
- Affaticamento e debolezza
- Leggera febbre
- Viene interessata più di un’articolazione
- Le piccole articolazioni (mani e piedi) sono solitamente colpite per prime
- Vengono coinvolte le articolazioni di entrambi i lati del corpo
Le prime fasi della malattia sono generalmente più sopportabili, senza arrossamenti cutanei ed eccessivi gonfiori alle articolazioni, è però presente dolore e difficoltà nei movimenti.
Le fasi finali della malattia prevedono deformità articolare, presenza di noduli visibili e palpabili intorno alle zone colpite e infine è possibile il coinvolgimento di altri organi, tra i più comunemente interessati ritroviamo:
- Pelle
- Polmoni
- Occhi
- Cuore
- Vasi sanguigni
- Intestino
In pochi, gravissimi casi, nella fase terminale vengono colpite e deformate le prime vertebre cervicali, ponendo il paziente a rischio per la proprio vita.
Diagnosi
La diagnosi viene solitamente effettuata da un medico specialista e si basa su:
- Lo svolgimento di un esame fisico
- La raccolta dei dati anamnestici (sintomi e storia famigliare)
- L’esecuzione di esami del sangue
- L’esecuzione di esami strumentali
Gli esami del sangue sono fondamentali per la diagnosi e ricercano l’infiammazione e gli anticorpi responsabili dell’artrite reumatoide. Alcuni pazienti possono risultare negativi alla ricerca di alcuni anticorpi nonostante abbiano la malattia. Alcuni esempi di esami richiesti sono:
- Velocità di eritrosedimentazione o VES
- Proteina C-reattiva o PCR
- Conta piastrinica
- Albuminemia
- Emoglobinemia
- Fattore reumatoide
- Anticorpi anti-citrullina (anti-CCP)
- Anticorpi antinucleo o ANA
- Anticorpo antinucleo o ENA
È possibile in alcuni casi prelevare il liquido sinoviale, cioè il liquido che si trova all’interno delle articolazioni, per confermare la presenza della patologia.
Un altro tassello fondamentale per la diagnosi di artrite reumatoide è la prescrizione di esami strumentali, tra cui:
- Raggi X
- Ecografia
- Risonanza magnetica
- TAC
Questi esami possono confermare la presenza di versamento, infiammazione e deformazione articolare tipica della malattia.
Terapie
Le terapie messe in campo servono principalmente a ridurre l’infiammazione con una conseguente diminuzione del dolore e del gonfiore articolare, così da permettere un buono stile di vita, mentre l’obiettivo a lungo termine è rallentare o arrestare il danno articolare in atto.
È fondamentale iniziare i trattamenti non appena si avvertono i primi sintomi, in quanto un intervento tempestivo permette di limitare i danni articolari e prevenire il diffondersi della malattia ad altri organi.
Tra le terapie più utilizzate ritroviamo:
- Cambiamenti dello stile di vita
- Fisioterapia e terapia occupazionale
- Assunzione di farmaci
- Chirurgia
Cambiamenti dello stile di vita:
Per ridurre lo stato infiammatorio generale è necessario adottare degli accorgimenti quotidiani, quali: l’assunzione di una dieta bilanciata, limitare la sedentarietà e aumentare l’attività fisica, perdere il peso in accesso, abbandonare fumo, alcol e droghe, imparare la gestione dello stress lavorativo e personale.
Fisioterapia:
La fisioterapia viene effettuata dalle fasi iniziali a quelle finali della malattia con obiettivi diversi. All’inizio vengono utilizzate tecniche manuali, terapie fisiche e esercizio attivo al fine di mantenere e recuperare totalmente la mobilità persa, diminuire il dolore e la rigidità, così da permettere al paziente il ritorno o il mantenimento di un’ottima qualità di vita.
Nelle fasi finali l’obiettivo sarà il mantenimento delle autonomie (lavarsi, vestirsi, camminare ecc.) con il supporto della terapia occupazionale e tecniche mirate sul miglioramento dell’equilibrio, della sicurezza del passo, miglioramento della motilità fine della mano, terapie respiratorie ecc.
Farmaci:
Il trattamento precoce con alcuni farmaci può migliorare il risultato a lungo termine. Spesso è necessario combinare più farmaci tra loro per ottenere il migliore outcome.
Esistono moltissimi farmaci per ridurre il dolore, il gonfiore e l’infiammazione articolare. I farmaci che più spesso vengono utilizzati per curare l’artrite reumatoide includono:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (AINS) topici e orali
- Corticosteroidi topici e orali
- Farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD)
- Farmaci biologici
Non esiste quindi un solo farmaco di riferimento per il trattamento della malattia, ma diverse famiglie di farmaci sono a disposizione per arrivare ad ottenere il massimo beneficio con il minor effetto collaterale.
Chirurgia:
Solo nei casi più gravi i pazienti vengono sottoposti a chirurgia ortopedica per limitare i danni causati dall’erosione ossea.
Conclusione
L’artrite reumatoide è una malattia cronica che colpisce ogni persona in maniera diversa, sono disponibili molteplici terapie per trattarla, ma tuttora risulta una delle principali cause di invalidità. Nei nostri centri di Lugano e Bellinzona troverete personale medico e fisioterapico in grado di trattare la patologia, per eventuali informazioni non esitate a contattarci!