Introduzione
La colonna vertebrale è costituita da 7 vertebre cervicali, 12 vertebre toraciche (o dorsali), 7 vertebre lombari, 5 vertebre sacrali (le quali sono fuse tra loro a formare l’osso sacro) e 4 vertebre coccigee (anche queste sono fuse tra loro a formare il coccige).
La colonna lombare e il collo sono le due regioni spinali maggiormente trattate dai fisioterapisti. A differenza dei dolori in zona cervicale, la maggioranza dei dolori lombari poche volte ha un’origine traumatica.
Come in qualsiasi regione della colonna vertebrale, sono tanti i tessuti che possono diventare dolorosi quando ricevono una stimolazione dolorosa.
Nella colonna lombare, esistono dati scientifici, sperimentali e clinici che ci dicono che dischi, legamenti, articolazione, muscolatura e complesso nervoso sono possibili fonti di dolore.
Ad esempio, l’ernia al disco e il deficit neurologico che ne deriva si osservano con maggiore frequenza a livello lombare che cervicale; la causa di ciò è la maggiore tensione che supporta la colonna lombare, nel caso specifico il disco intervertebrale.
Il disco lombare conserva il suo nucleo fino alla morte, mentre a livello cervicale il disco tende ad sparire intorno ai 20 anni di età (i livelli inferiori C4/C7 mantengono il disco).
Ci sono delle differenze a livello anatomico tra il rachide cervicale e quello lombare.
A livello cervicale ci sono le apofisi dette uncovertebrali ; queste sono particolari, perché rappresentano dei muri di contenzione laterali del disco cervicale e impediscono che durante gli spostamenti laterali della testa il disco vada fuori sede.
A livello lombare, invece, questi “muri” laterali non ci sono, perché il disco e già protetto in altri modi; per esempio dalla muscolatura, dai legamenti e dalle articolazioni costo-vertebrali.
La regione lombare non solo proporziona sostenimento per la porzione superiore del corpo, se non che anche trasmette il loro peso alla pelvi ed a gli arti inferiori.
La parte superiore lombare è una zona di transizione tra la gabbia toracica (rigida) ed il rachide lombare (mobile), ed è una zona sottoposta a grandi carichi assiali quindi molto propensa alle disfunzioni soprattutto il comparto vertebrale formato da la vertebra dorsale 11 e la vertebra lombare 2.
Cos'è
Lombalgia: Cos’è?
Conosciuta anche come dolore lombare, la lombalgia è il dolore che interessa la porzione inferiore della schiena.
Tra le algie vertebrali, il dolore lombare rappresenta il 75% dei consulti che ci ritroviamo in studio; ne soffrono la stragrande maggioranza di persone sedentarie o che fanno un lavoro sedentario e quelle che fanno un lavoro con carichi pesanti.
Cause
Lombalgia: Cos’è?
Le cause del dolore lombare sono varie; alcune lombalgie possono essere di origine maligna (tumori), infettive (prostatite o problemi nella sfera urogenitale), vascolari, neurologiche, viscerali (colon spastico, disbiosi intestinale ecc.).
Le lombalgie più frequenti, comunque, sono quelle correlate alla postura e alla distribuzione dei carichi durante la dinamica (movimenti che facciamo durante la vita quotidiana) e la statica (ad esempio la postura sottoposta alle forze di gravità che può soffrire una persona che lavora 9 ore davanti un computer o una persona che lavora in fabbrica che deve ripetere lo stesso movimento durante l’orario di lavoro).
Problematiche statiche della colonna vertebrale sono per esempio l’iperlordosi (accentuazione della curvatura lombare) o la scoliosi (deviazione della colonna nel piano sagittale).
Molteplici sono le cause che provocano dolore nel rachide lombare; quelle che vi descriviamo adesso non provocano lombalgia discale e sono le seguenti:
- Alterazioni congenite: asimmetria delle faccette articolari.
- Tumorali: tanto tumori maligni come benigni.
- Traumatismi: fratture vertebrali.
- Metaboliche: osteoporosi.
- Infiammatorie: spondilite anchilosante (patologia reumatica).
- Degenerative: spondilosi, tubercolosi, osteomielite. Una causa molto comune di degenerazione progressiva del disco intervertebrale la cui funzione è di distribuzione del carico. Tollera molto bene le forze compressive e quelle in flessione (spostamento anteriore della colonna come ad esempio allacciare le scarpe) ma non tollera per nulla le forze in torsione.
Un dato curioso è il fatto che il disco della vertebra lombare numero 3 supporta il suo massimo carico quando il paziente è seduto ed il minimo carico quando il paziente è sdraiato. - Meccaniche: posture sbagliate, mancanza di forza muscolare.
- Viscerali: malattie renali, coliche, intestinali e ginecologiche.
Sede del dolore
Sede della Lombalgia e del Dolore: le varie Tipologie
La localizzazione della lombalgia può essere di due tipi:
- Alta: sono quelle che vanno della vertebra 11 dorsale alla vertebra 2 lombare sono neuralgie di origine alto , hanno più una causa viscerale o problematiche legate alla postura.
- Bassa: sono quelle situate a livello della vertebra lombare numero 3 è la prima vertebra sacrale, hanno un origine lombosacrale e sono molto comuni. In questo punto rientrano le forze ascendenti (sono quelle di risposta antigravitaria, ad esempio, una distorsione di caviglia può dare alla lunga un compenso non fisiologico con consequente dolore alla zona lombare. Le forze discendenti, quelle dovute alla gravità possono anch’esse dare problemi a livello del rachide lombare basso).
Le lombalgie che tratteremo in questo articolo sono quelle più comuni, quelle che causano un dolore ed una impossibilità di realizzare le attività della vita quotidiana che sono le seguenti:
- Lesioni degenerative discali, con sintomi neurologici (parestetiche = formicolii).
- Lesioni articolari delle articolazioni interapofisarie (quelle tra due vertebre).
- Lesioni dovute a tensioni eccessive muscolari o miofasciali.
- Lesioni legamentose che parassitano lo svolgimento della biomeccanica lombare.
- Lombalgie di origine viscerale.
Le consultazioni più frequenti per parte del paziente di dolore lombare che ci ritroviamo in studio possono presentarsi in tre maniere diverse:
- Dolore lombare acuto: avvengono per il sollevamento di carichi pesanti, dal terra con braccia e ginocchia in estensione, che provocano una alterazione delle strutture di sostenimento del rachide con l’inizio di un dolore puntiforme (il paziente riferisce un dolore tipo “coltellata” nella zona lombare) in occasioni con blocco articolare. Il paziente si presenta con una riduzione della fisiologica lordosi lombare ( si osserva una postura antialgica con rettilinizzazione lombare).
In questa categoria rientrano le patologie discali (sciatalgie) , viscerali, meccaniche, ecc.
Il dolore varierà rispetto al tempo di instaurazione del compenso e del meccanismo lesionale. - Dolore lombare cronico: sono quelle problematiche legate alle degenerazioni (ad esempio in pazienti di una certa età, e le grande patologie come per esempio le patologie tumorali, reumatiche…)
Ci sono tantissime cause che possono provocare una lombalgia, in questo articolo vogliamo mettere a conoscenza del paziente quelle che sono le più comuni e quelle per le quali ci vengono richiesti più consulti da parte dei nostri cari pazienti.
Prima di passare alla spiegazione dei tipi di lombalgia più comuni, dovremmo fare una infarinatura della biomeccanica lombare attraverso della spiegazione del ruolo delle curvature rachidee.
Curve della Colonna Vertebrale
Ruolo delle curvature rachidee
Le curvature fisiologiche del rachide vertebrale sono due:
- Ruolo della cifosi: la si trova a livello cranico posteriore , a livello dorsale e in fine a livello sacrale, è la cosiddetta “curva di stabilità”, sono contrapposte alle lordosi in modo alterno. L’interpretazione di questo disegno biomeccanico è il seguente; la cifosi dorsale interposta fra le due lordosi cervicale e lombare ha il significato di “rallentare” l’esecuzione di movimenti in modo che la dinamica abbia il tempo materiale di coordinarsi fra le due curve di mobilità (lordosi). Pensate che la curva dorsale (cifosi) è costituita di al meno 120 articolazioni, mentre che le curve cervicali e lombari (lordosi) hanno 20-27 articolazioni, di questo si evince che la curvatura dorsale (cifosi) rappresenta un elemento “compensatorio” di efficacia incomparabile.
- Ruolo della lordosi: sono le curve “di mobilità” per eccellenza, quindi sono quelle più sottoposte a “stress meccanico” , quali sono le ragioni per le quali la sintomatologia algica si localizza così frequentemente a livello delle lordosi e così raramente in corrispondenza delle cifosi?. La risposta è la seguente, pur dovendo garantire notevole ampiezza di movimento al rachide, quindi trovandosi frequentemente a fronteggiare situazioni di notevole sforzo, la lordosi deve comunque mantenere, adempiere e soddisfare anche esigenze di mantenimento posturale e stabilità per cui non raramente si crea un “conflitto” fra i due tipi di funzione altrettanto importanti cui essa deve soggiacere: stabilità e mobilità.
Quasi mai localizzata laddove si manifesta il sintomo, la zona dolente è l’anello debole della catena “che si è rotto” e per catena intendiamo la catena di disfunzioni costituita da una primarietà e da una successione generalmente organizzata di secondarietà; il sintomo solitamente è a carico di una di queste secondarietà che, trovandosi ad esempio a svolgere un ruolo non suo, fino un certo punto può resistere, ma prima o poi è destinata a “far perdere il controllo della situazione” Erio Mossi FT DO
Tipi
Tipi di lombalgia: Quali sono
In questo punto descriveremmo i tipi di lombalgia più frequenti:
- Lombalgia acuta: la lombalgia acuta comincia quasi sempre in maniera brusca per esempio al realizzare un sforzo per alzare un peso o al effettuare un movimento “falso” (passaggio della flessione alla estensione), rappresenta un vero “blocco” della colonna lombare con dolore lombosacrale molto persistente e una postura antalgica per parte del paziente (postura che ci fa funzionare “alla meno peggio”). Certe volte si complica con l’apparizione di sciatiche e di recidive se non vengono attuati protocolli fisioterapici. Il trattamento di urgenza è riposo assoluto a letto con medicinali antinfiammatori in questo caso si raccomanda di andare dal proprio fisiatra di fiducia.
- Lombalgia cronica: dolori lombari bassi , diffusi, a volte monolaterali che possono irradiare fino le natiche, aumentano con lo sforzo (pesi) e la fatica (posizione in piede) si calmano a riposo. La sua apparizione e lenta e non provocano posture antialgiche, le RX dimostrano segni di degenerazione discale, l’evoluzione e lunga con periodi di lombalgia acuta. In questo punto rientra la artrosi degenerativa ad esempio delle articolazioni interapofisarie , le spondilolistesi (scivolamento vertebrale di una vertebra rispetto ad un altra più frequentemente L5 su S1) beneficiano di un trattamento fisioterapico pero a lungo andare finisco in chirurgia dato la mancanza di stabilità del rachide lombosacrale.
- Lombalgia di origine dorsolombare: Tante lombalgie hanno origine a livello del passaggio dorsolombare (punto di cambiamento di curvatura che da cifotica diventa lordotica) e sono dovute alla irritazione delle branche posteriori degli ultimi nervi spinali dorsali, la RX è negativa e solo l’esame clinico orienterà al medico specialista.
- Lombalgia e lombo-sacralgia di origine psicosomatica: le lombalgie psicosomatiche , avvengono in persone con la tendenza a vivere fisicamente i loro conflitti, possono essere relazionate con delle problematiche psichiatriche (depressione, ansia ecc.).
- Patologia discale (ernie, protrusioni, ecc.):Ci sono diverse forme di classificazione delle lesioni discali ,a seconda del loro volume, localizzazione o migrazione (si veda approfondimento).
- Sindrome del piriforme o piramidale: in questo caso, abbiamo una stato di contrazione constante del muscolo piramidale (muscolo inserito da le ultime vertebre sacrali al femore) questo muscolo può occasionare dolori tipo sciatici per la compressione che questo muscolo può creare sul nervo sciatico, il dolore s’accompagna da debolezza della muscolatura lombare soprattutto dei glutei e della muscolatura posteriore della gamba (ischio-tibio-peroneali) , l’esame clinico rivela una debolezza nel ruotare la gamba al esterno e spostarla al in fuori , la palpazione del muscolo è dolorosa. La sindrome del piramidale è più comune nelle donne soprattutto nelle donne in stato di gravidanza (aumento del peso , ipertrofia del utero, influenza ormonale), e comune anche nelle persone che realizzano lavori sedentari ad esempio gli autotrasportatori, che stando tante ore al volante nella stessa posizione, possono irritare questo muscolo, in basso vediamo in dettaglio il muscolo piramidale (punto 3).
- Condotto lombare stretto o stenosi foraminale: questo è dovuto ad un restringimento del foro dove esce il nervo che determina una compressione nervosa. Può essere congenito, a volte asintomatico pero si può aggravare per diversi fattori (protrusioni discali, artrosi, affezione legamentosa, cicatrici…). La sintomatologia include lombalgia bassa (soprattutto nei movimenti estensori) , problematiche motorie degli arti inferiori con claudicazione intermittente, crampi notturni e molto raramente disfunzioni sfinteriche. Il trattamento è conservativo se queste dovesse non essere efficace si passa al trattamento chirurgico fatto da un neurochirurgo!!
- Sacralgia: disfunzione della statica eretta della articolazione sacroiliaca, la sua origine non è ben nota ma il dolore migliora correggendo i piani di scivolamento della articolazione e lavorando sui piani muscolari profondi e i relativi legamenti.
- Lombalgia di origine viscerale: la colonna vertebrale è “l’appendi abiti “ del corpo umano; con ciò voglio rendere l’idea che i visceri sono collegati ad essa tramite dei legamenti, un viscere congesto può creare un aumento di pressione nella colonna lombare tramite questi legamenti di ancoraggio per esempio un intestino che faccia fatica a funzionare creerà dei disturbi sulla parte alta e bassa della colonna così come nel sacro. I visceri che possono andare a parassitare la colonna lombare sono i seguenti: reni, duodeno, intestino, colon e apparato urogenitale maschile o femminile (utero,prostata, ovaie,vescica, ureteri).
Trattamento Osteopatico
Lombalgia e Osteopatia
Esistono tantissimi metodi e tecniche che possono far alleviare la vostra lombalgia.
L’importante per il fisioterapista, l’osteopata, il chiropratico o qualsiasi operatore sanitario è fare un’anamnesi e una diagnosi differenziale corrette perché ogni corpo ha le sue preferenze e il suo vissuto.
Partendo dalla stessa anatomia, ogni persona ha un suo carattere personale, vive le cose a modo individuale a una sua personalità, avrà anche delle attività della vita quotidiana diverse; è per questo che l’operatore sanitario deve capire bene chi ha di fronte (a livello fisico e psicologico), per poter avere un idea del funzionamento di quella macchina corpo.
I trattamenti che solitamente si utilizzano in presenza di lombalgia consistono in allungamenti, riprogrammazione posturale (Mézières su tutti), manipolazioni mirate per il ripristino del corretto funzionamento e scivolamento delle strutture ossee, ed in fine, educazione alla postura e prevenzione.
È probabile poi che vengano consigliate alcune abitudini alimentari: una sana alimentazione previene il mal di schiena.
Per finire, la cosa più importante, da ricordare, è che: la vita è MOVIMENTO.