Introduzione
Tessuto osseo: le caratteristiche
Il tessuto osseo è un particolare tipo di tessuto connettivo formato da sali minerali, calcio e proteine, deputato alla formazione delle ossa e quindi al sostegno del nostro corpo.
Essendo un tessuto dinamico e plastico è in grado di modulare la propria struttura in risposta a stimoli meccanici e organici, ed è soggetto inoltre durante il corso della vita a numerosi cambiamenti dovuti all’età ed alle condizioni generali della persona.
Questi cambiamenti definiscono il rimodellamento osseo che, tramite processi di riassorbimento e neoformazione, rinnova il tessuto riparando le continue microlesioni a cui è naturalmente soggetto l’osso. Quando il ciclo di rimodellamento si altera, si potrà avere una progressiva perdita ossea, da lieve a patologica.
Cos’è
Osteoporosi: la definizione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’osteoporosi come “una malattia sistemica ad eziopatogenesi multifattoriale, determinata da una patologica riduzione progressiva della massa ossea e da alterazioni microarchitetturali del tessuto osseo, che diventa fragile e maggiormente esposto al rischio di frattura”.
L’osteoporosi è una patologia molto diffusa, silente e asintomatica.
Con il passare del tempo, il soggetto che ne è colpito può ritrovarsi, in modo del tutto inconsapevole, con le ossa così indebolite per la perdita di massa ossea, che subisce fratture al minimo trauma o minima caduta accidentale; quando ciò si verifica, l’osteoporosi diviene una condizione invalidante.
L’osteoporosi è una malattia che può risultare difficile da trattare; quindi è molto importante conoscerla al fine di prevenirla o, quanto meno, rallentarne l’incedere.
La gestione preventiva dell’osteoporosi permette di mantenere una stile di vita efficiente.
Epidemiologia: quanto è diffusa l’Osteoporosi in Svizzera?
Solo in Svizzera colpisce più di 400.000 persone, per lo più donne.
Cause
Osteoporosi: Cause e Fattori di Rischio
L’osteoporosi può avere diverse cause in base al momento della sua insorgenza e viene distinta in:
- Osteoporosi primitiva: quando non deriva da altre malattie.
Gli esempi più comune sono l’osteoporosi post-menopausale dovuta a calo di estrogeni, assorbimento alterato di calcio e scarsa presenza di vitamina D, e l’osteoporosi senile dovuta ad un invecchiamento e una degenerazione ossea. - Osteoporosi secondaria: quando può derivare da altre patologie o condizioni preesistenti.
Per esempio inattività fisica,malattie endocrino-metaboliche, malattie reumatologiche, patologie neurologiche, carenze alimentari, terapie farmacologiche che direttamente o indirettamente influenzano negativamente la salute scheletrica.
Il rischio di sviluppare questa patologia, inoltre, può aumentare anche in seguito a periodi prolungati di sedentarietà, importante stato di magrezza, abitudini alimentari errate e in seguito ad abuso di alcolici e di fumo.
Sintomi
Osteoporosi: i Sintomi
Come abbiamo detto all’inizio, l’osteoporosi è definita una malattia silenziosa. La demineralizzazione ossea si sviluppa infatti progressivamente, lentamente e in maniera asintomatica.
La manifestazione clinica più diffusa e frequente risulta dunque essere data dall’insorgenza della sua complicanza, ovvero la presenza di fratture o microfratture causate anche da traumi di piccola entità.
Nonostante ogni distretto scheletrico possa essere affetto da osteoporosi, le fratture definibili fratture di fragilità, interessano prevalentemente il polso, il collo del femore e la colonna vertebrale. In quest’ultima sede spesso le fratture possono causare dei veri crolli vertebrali, che oltre ad essere sottovalutati e quindi non indagati radiograficamente, portano ad un’incurvatura della postura e ad un abbassamento della statura.
Solo in pochissimi casi l’osteoporosi si associa a dolore, che soprattutto nell’anziano, va comunque differenziato dal dolore artrosico anche se tuttavia può coesistere; se nel quadro dell’artrosi il dolore compare localizzandosi sulla sede colpita dalla malattia, con aumento al mattino e in seguito a lunga immobilizzazione, nel soggetto osteoporotico, quando è presente il dolore, si manifesta soprattutto al rachide dopo una stazione eretta prolungata e tende a regredire in posizione orizzontale.
Diagnosi
Osteoporosi: la Diagnosi
Con l’insorgenza di sintomi come fratture o rachialgie, è possibile effettuare la diagnosi di osteoporosi, ma essendo questi segni spesso sintomi tardivi, risulta importante la ricerca di una diagnosi precoce.
L’esame più specifico e affidabile per valutare la presenza della malattia è la densitometria ossea (DEXA), un esame radiologico non invasivo generalmente effettuato sul rachide lombare e sul femore, che permette di valutare la densità minerale dell’osso (Bone Mineral Density), di quantificare il rischio futuro di eventuali fratture e permette inoltre di monitorare quindi le modificazioni scheletriche nel tempo.
Oltre alla densitometria ossea, il medico specialista può decidere di ricorrere ad altri indagini come la radiografia della colonna vertebrale per valutare una radiotrasparenza ossea e le eventuali presenze di fratture vertebrali non ancora diagnosticate; e decidere di prescrivere esami di laboratorio del sangue e delle urine volti alla valutazione del metabolismo del calcio e importanti per l’esclusione o conferma di eventuali forme secondarie di osteoporosi.
Terapia
Cura per l’Osteoporosi: le linee guida
Per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi è importante sicuramente attuare un intervento multidisciplinare tra medico e fisioterapista per ottenere risultati efficaci e duraturi nel tempo.
Come accennato precedentemente, questa patologia è possibile ed è necessario prevenirla, e il primo strumento utile per questo obiettivo è l’educazione del paziente alla sua malattia.
Se in età giovanile è fondamentale raggiungere una massa ossea adeguata per massimizzare il “picco di massa”, in età più avanzata è importante il mantenimento/riduzione della perdita della stessa massa seguendo principalmente le seguenti regole preventive:
- Assumere una quantità adeguata di calcio, vitamina D3 e vitamina K2;
- Evitare sedentarietà e compiere una moderata attività fisica;
- Eliminare o ridurre le abitudini dietetiche che possono causare perdita di massa ossea (diete vegetariana, ipersodica, iperproteica, abuso di alcol).
Osteoporosi: i Farmaci
Ad un intervento di prevenzione, il medico può affiancare una terapia farmacologica rivolta a fornire un rinforzo della struttura ossea, ad esempio tramite l’assunzione di derivati della vitamina D, calcitonina, bifosfonati e un programma di terapia ormonale sostitutiva. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che le sole cure farmacologiche e preventive riescono spesso a rallentare o interrompere la perdita di massa ossea, ma difficilmente portano al suo incremento come invece può fare un buon trattamento riabilitativo.
Osteoporosi, Esercizi Riabilitativi e Attività Fisica
Sulla base di quanto detto nelle righe precedenti, nella riabilitazione del paziente con osteoporosi, l’esercizio fisico risulta dunque avere il ruolo più importante, in quanto è stato osservato che le sollecitazioni meccaniche sul tessuto osseo generano un potente stimolo sull’attività degli osteoblasti (cellule specializzate nella produzione di tessuto osseo) e, di conseguenza, sull’incremento del trofismo dell’osso.
Generalmente si è portati a pensare che un allenamento fisico qualunque o il muoversi un po’ possano essere sufficienti per un trattamento dell’osteoporosi, ma questa idea non è del tutto corretta. Considerando una generica condizione di sedentarietà, possiamo sì dire sicuramente che il movimento faccia bene, ma se l’obiettivo sull’osso vuole essere un’adeguata risposta in termini di solidificazione, questo non è sufficiente.
Nella fisioterapia dunque un ruolo di maggiore importanza sarà dato all’esercizio fisico con carico, in quanto tante ricerche che hanno studiato il metabolismo dell’osso confermano che un esercizio che coinvolga muscoli con i pesi è fondamentale per la salute delle ossa. Lo stimolo principale sull’osso viene infatti come dicevamo, generato dalla contrazione muscolare attraverso i tendini, che a loro volta generano sulla superficie ossea delle correnti elettriche che costituiscono un potente stimolo e ottengono un’azione di rafforzamento dell’osso molto più ampia ad esempio della vibrazione data dal cammino o da stimoli dati da attività come la bicicletta e il nuoto.
Questo tipo di esercizio fisico svolto regolarmente risulta cosi molto importante ed essenziale e svolge inoltre diversi obiettivi come:
- Rafforzamento dei muscoli;
- Aumento delle trazioni sull’osso e quindi incremento del suo metabolismo;
- Miglioramento dell’elasticità muscolare e della mobilità;
- Miglioramento delle abilità funzionali e quindi della qualità della vita.
Spesso il soggetto con osteoporosi può avere timore a parlare di esercizi con pesi o altri esercizi di carico, ma ogni tipo di esercizio sarà seguito dal fisioterapista che insegnerà i movimenti corretti e che doserà il carico di lavoro in base alle capacità del paziente e al risultato che si vuole ottenere, rendendo l’attività più che sicura.
Saranno poi presenti nel programma riabilitativo anche esercizi per il controllo posturale, con lo scopo di un miglioramento della postura e rafforzamento dei muscoli dorsali, fondamentale per prevenire e correggere deformità spinali come l’ipercifosi e per una riduzione del dolore; ed esercizi di resistenza ed equilibrio che permetteranno inoltre il ripristino del centro di gravità del corpo in una posizione che prevenga le cadute che portano alle fratture di fragilità.
Come avviene sempre nel percorso della riabilitazione, ogni tipo di intervento sarà distinto e personalizzato in base al quadro clinico, all’entità dell’osteoporosi, all’età e alle capacità del paziente, e risulterà più efficace in base alla frequenza e alla costanza.
Cura per l’Osteoporosi: a chi rivolgersi in Svizzera?
In Ticino, un punto di riferimento per chiunque soffra di osteoporosi è il Centro Medico Riabilitativo e Fisioterapico Reha Medica di Lugano e Bellinzona: questa struttura, infatti, dispone di medici specialisti e fisioterapisti altamente qualificati nella pianificazione di programmi riabilitativi su misura dei pazienti con osteoporosi.